202404.04
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MOBILITA’ POSTE ITALIANE: RICORSO EX L.104/1992

La disciplina della mobilita’ territoriale volontaria in Poste Italiane è contenuta nel CCNL Poste Italiane e nel successivo Accordo del 20 giugno 2023 sulla mobilità cosiddetta nazionale nonché, per gli ambiti regionale e provinciale, in una miriade di accordi stipulati su base decentrata (cioè a livello locale).
L’accordo ha disciplinato una articolata procedura con la quale il lavoratore che intenda trasferirsi ha l’onere di inserire entro un determinato termine (per il 2024 è stato indicato il 15 febbraio) la propria richiesta sulla piattaforma telematica approntata dall’azienda indicando un’unica sede di preferenza e successivamente l’azienda pubblica una graduatoria per ogni sede e per ogni profilo di inquadramento contrattuale tenendo contro dei criteri specificati nell’accordo medesimo;
Successivamente i lavoratori utilmente collocati in graduatoria potranno via via verificare, attraverso la consultazione della predetta piattaforma telematica, i posti che l’azienda dovesse rendere disponibili su una determinata sede (provincia) e, nel caso, procedere ad effettuare la scelta dei singoli uffici postali ritenuti di maggior gradimento; – infine, in virtù del meccanismo di scorrimento delle singole graduatorie vengono quindi determinati i trasferimenti. Tuttavia, il predetto accordo nulla riferisce circa l’identica possibilità per chi assiste parenti e/o affini entro il terzo grado (ex L. 104/92). Ma v’è di più. Difatti l’accordo di che trattasi nulla riferisce neanche circa l’eventuale precedenza che deve essere accordata ai suddetti caregiver (sic!). Anche la giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, più volte si è espressa nel senso favorevole a questa tipologia di impiegati di Poste Italiane Spa (V. da ultimo Corte di Cassazione, ord. del 12/09/2023). Tale problematica è stata, peraltro, messa in risalto proprio dal già citato provvedimento della Suprema Corte, laddove la stessa ha avuto modo di affermare “che la società datrice, che ne era onerata, non aveva dato la prova che nel bilanciamento delle esigenze organizzative tra la sede chiesta e quella ricoperta vi erano ragioni che precludevano il trasferimento della lavoratrice in posizione di particolare tutela essendo la stessa incontestatamente titolare del diritto ad ottenere un avvicinamento al disabile da lei assistito”.
Lo studio legale La Cava, esperto in materia di trasferimento ex legge 104/1992, avvia i ricorsi per i dipendenti di Poste Italiane che hanno partecipato alla procedura di mobilità volontaria 2024 che sono referenti di parente e/o affine entro il terzo grado, volti ad ottenere in via d’urgenza il consequenziale trasferimento.
Per maggiori info contatta lo studio Legale La Cava ai numeri 090. 346288 e 090. 6010007.