Tribunale di Roma trasferisce docente per assistere il padre disabile. Riconosciuta precedenza interprovinciale ex legge 104/1992
Ancora una volta dichiarata nulla la clausola che prvede il diritto di precedenza nei trasferimenti interprovinciali solo in relazione all’assistenza al coniuge, figlio o al genitore disabile.
Con ordinanza cautelrae del 19.7.018 ( leggi qui) il Tribunale di Roma accoglie il ricorso presentato dall’avvocato Vincenzo La Cava e trasferisce docente da Roma a Messina per poter assistere il padre disabile.
Con un provvedimento esemplare il Giudice del Lavoro dott.ssa Maria Lucia Frate ha accolto totalmente le argomentazioni presentate dallo studio legale La Cava il quale ormai da anni si batte per eliminare tale disparità di trattamento operata tra docenti che presentano domanda provinciale o interprovinciale.
Il Tribunale di Roma ha difatti ritenuto che ” quanto sopra porta a riotenere inevitabilmente la sussistenza di un pregiudizio per quei docenti che , come la ricorrente, nell’ambito della procedura di mobilità interprovinciale , non hanno potuto usufruire della detta precendenza attesa la relativa esclusione da parte della norma pattizia” .
Dopo i recenti successi ottenuto presso i Tribunali di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, Lodi, Potenza, Ravenna, Catania, anche il Tribunale di Roma ( si tratta del secondo provvedimento di accoglimento) da ragione alla nostra tesi disponendo ” previa declaratoria di nullità degli artt. 13 e 14 CCNI 017/018 , il trafserimento della ricorrente nella provincia di Messina “.
Il nostro studio legale invita tutti i docenti che non hanno ottenuto trasferimento interprovinciale, ed hanno richiesto in sede di mobilità di far valere il diriutto di precedenza per assistere il parente e/o affine sino al terzo grado, di contattarci al fine di promuovere ricorso d’urgenza
Per aderire occorre inoltrare la seguente documentazione in formato pdf al seguente indirizzo mail: vincenzo.lacava@avvocatovincenzolacava.it o contattarci allo 090 346288:
1.domanda cartacea integrativa;
2.Domanda di mobilità 2018/2019;
3.Reclamo avverso il mancato riconoscimento della precedenza;
4.Lettera di notifica;
5.Mail omesso trasferimento;
6.Bollettino dei trasferimenti;
7.Ultima busta paga;
8.Contratto di immissione in ruolo;
9.Autocertificazione dei familiari (parenti o affini sino al terzo grado)del disabile che attestano impossibilità oggettiva ad assisterlo e/o altra documentazione;( ove non si prova che si è conviventi)
10.Verbale della commissione medica di invalidità del disabile in situazione di gravità(art 3 comma 3 non rivedibile);
11.Certificato cumulativo di famiglia e residenza ( ove si attesta convivenza con disabile)